“Mi sentite tutti?”… Cronaca semiseria di una giornata-tipo di mamma in smartwork ai tempi del lockdown

Sottotitolo: Mamme in smartworking a metà tra la sopravvivenza funambolica e la ricerca di un miracolo

In vista della festa della Mamma, (oggi sulla carta, rinviata a domenica 10 come da tradizione), festa che sarebbe da celebrare tutti i giorni, specie in questo periodo, chiunque intenda fare un regalo alle proprie mamme, mogli, amanti, sorelle, consorti, amiche,… impegnate in un sovraccarico di impegni folle, tenga conto di quanto segue.

E agisca di conseguenza.

Tradotto (per i non-capenti e per l’uomo-maschio medio il cui funzionamento dell’unico neurone non è costantemente garantito per un sostanziale difetto di fabbricazione): il primo che si presenta con un carinissimo ciondolino, verrà adeguatamente corrisposto, -“Cosa me ne faccio, adesso, che ho la vita sociale pari a quella del Passero Solitario?” … –
Un accessorio per la cucina? Sì, però lo usi tu, altrimenti te lo trovi come tatuaggio in fronte, e se è un frullino, invece lo uso per..

Farti i ricci.

… A meno che, a corredo dell’accessorio, non ci sia l’erede di Cannavacciuolo disponibile a cucinare, vita natural durante…

Un vestito? No grazie, da tonda che ero, ora tendo all’ellissi; e vedi di non rimarcarlo, se vuoi sopravvivere integro.

Scarpa tacco 12? Direi proprio utilissime, complimenti (eh?!), per il tragitto casa-bidone dell’immondizia. Le potrei usare come vaso per le primule.

Un suggerimento: (ça va sans dir) meglio sarebbe munirsi di guanti, spolverino e mocio vileda per passare da capo a piedi tutta la casa, (o assoldare un’impresa di pulizia e sanificazione, ancora meglio!) o presentarsi con una lista di mestieri che su scala settimanale si promette verranno gestiti in piena autonomia (non esageriamo… in quasi completa autonomia sarebbe già roba! O assoldando periodicamente la suddetta impresa di pulizie…) forever.
Ecco i regali graditi per queste poveracce di donne multitasking ai tempi della pandemia.
O un miracolo,…
o una tata a tempo pieno.

Mamme Acrobate - Dol's Magazine

Che poi una scalpita quandi si sente apostrofare con.. “Che bello, siete tutti a casa?
Vi godete la famiglia!”
Urca, che… favoloso colpo di F…ortuna!
Ma questi mangiano, mangiano, incasinano, sporcano…
Conviviamo in una via di mezzo tra “La casa nella prateria” e que la casa degli Addams, allo stato attuale dei fatti.
Evviva, adesso in fase#2 possiamo anche (ri)vedere il congiunto cugino IT!

In verità, i pensieri sparsi sulle mamme smartlavoranti ai tempi del lockdown hanno origine da un messaggino whatsapp, interessante spunto di riflessione girato sul “gruppo ristretto delle mamme della classe di mia figlia novenne”: dicesi ristretto non per i caffè, bensì perché lì siamo solo quattro, (originariamente era il gruppo dell’asilo); poche, ma scelte bene, in numero adeguato per garantire la sopravvivenza reciproca – tenuto conto che i bimbi in classe sono in 6.

Ed ecco, i pensieri sparsi (quelli leciti, poiché quelli “meno politically-correct” li ho confinati in una sorta di autocensura alla fonte): un’idea che da un po’ già mi balenava nei pensieri più o meno trascrivibili, che sintetizza bene la vita quotidiana di una mamma media in smartworking costretta a trasformarsi in un funambolico giocoliere o in pirotecnica imprenditrice multitasking in tempi di lockdown (confinamento, no, non lo reggo, mi dà troppo l’idea del mariolo al confino a Sant’Elena!)

Pirotecnica imprenditrice? Pirotecnica sicuro, perché costantemente pronta ad aprire il fuoco, (fuoco amico e d’artificio, naturalmente).

Mamme acrobate" incontro sulla situazione attuale dell'essere ...

Premesso: sono figlia di una maestra (e io stessa avrei voluto fare la maestra, ma la mater me lo proibì in tempi non sospetti, per motivi che qui non stiamo a sindacare), quindi nutro una stima (e un po’ di sana invidia) per coloro che possono vivere appieno quella che considero più una vocazione che una professione, cioè contribuire alla formazione degli adulti del futuro.
Quindi chapeau, e doppio inchino (fatto con tutù e scarpette a punta – ho studiato danza classica, qualche lustro e chilo fa: usiamola, almeno virtualmente!)

Stimasempre, ma soprattutto in questo folle periodo in cui le maestre (e tutti i docenti) old-style hanno dovuto fare un balzo di un decennio o due, in pochi giorni, e reinventarsi con la DaD (ok, chi non ha figli, avrà difficoltà a tradurre Didattica A Distanza, acronimo ignoto ai più fino a qualche mese fa, che ora vive un momento di quotidiano panegirico)…

Coronavirus, ecco come a Settimo insegniamo ai prof la didattica a ...

E se cerco di immedesimarmi con stima e simpatia nel corpo docente, penso con immenso affetto agli insegnanti, quelli cresciuti ancora con penna e calamaio…

Ecco, pur di garantire la continuità didattica si è passati dalla LIM come massimo della tecnologia, alle liste di compiti via whatsapp, fino a giungere alle videochiamate di gruppo, su meet, zoom, BimBumBam e chi più ne ha più ne metta!… , durante le quali si ascoltano dialoghi che manco Jonesco…

Il leit motiv è: “Mi sentite tutti??”…

Finalmente connessi tutti, anche quelli più “sconnessi”, (impresa degna di Annibale, elefanti inclusi), si parte con lo show…

E fra linee scalchignate, “Non ti sento”, “Huston abbiamo un problema!”, “Di matematica o di geometria?”
“Maestra ma io non so dove guardare i compiti”… “Tre civette sul comò..” o “Chiudi il microfono che fa eco…sei mica sulle Dolomiti?”… con sorrisi stirati e un’infinita dose di pazienza (visto che in remoto un paio di scapaccioni ben assestati non trapassano), poco alla volta si rimette in scena questo quotidiano imprevedibile spettacolo sul surreale palcoscenico pirandelliano della DaD.

Maestre, vi adoro.

Perché poi non vedete cosa c’è scritto sui gruppi di classe (no, noi 4 mamme nel nostro piccolo, non calchiamo la mano, ma so di gruppi-whatsapp in cui latitano personaggi recentemente contattati da agenzie di spionaggio internazionale,…)

Venghino Signori - COORDACIREALE Sussidi -

Per non parlare di quello che succede al di qua dello schermo.

Scene di ordinaria follia domestica!

Scene da baraccone, però!
“Venghino siòri, venghino”! Al circo delle mamme, ognora in onda lo show dell’improvvisata mamma-Tutto (Uh adoravo quel 45 giri!): la maestra, la tutor, la psicologa, l’animatrice, la bidella, la stampatrice, la baby sitter, la colf, la ….

Nota che questa è solo una piccola puntata del fantasmagorico circo quotidiano familiare…

Perché, come si svolgono mediamente le giornate di una mamma-normale (normale? Ahha..! ormai non più tale da settimane!) è davvero un teatro dell’assurdo, visto che deve, nell’ordine:

  • Sincerarsi che ogni figlio sia sveglio! (lui stesso medesimo… Non il suo avatar…) e in grado di connettere (o di simulare il neurone attivato) e connettersi davanti ad un apparecchio elettronico adeguato, con una linea funzionante, all’orario schedulato con gli insegnanti.
    Time-management, le basi.
  • Verificare che il suddetto/a abbia precedentemente completato gli esercizi di qualsivoglia natura, incluse le equazioni di secondo grado e la tesina in inglese da consegnare a mezzanotte corredata da disperati: “Maaaaaaaammmmma me la leggi”; dagli esperimenti sulla fissione dell’atomo, che renderebbero fiera Marie Curie alle attività ginniche “Perché bambini, non possiamo mica star fermi tutto questo tempo…” e allora “E uno, e due, e ventisei..!” … che manco Sydney Rome negli anni ’80!
    Tecnico di laboratorio e ginnasta olimpionica.
  • Trasformarsi in maestra, ascoltatrice, risolutrice… “Mamma, cosa fece Assurbanipal?” (e ti appelli all’ultimo neurone che si ricordi qualcosa, con tutte le parole crociate fatte nei secoli!!)… ? “Mamma.. andava mica a scuola con te?”
    E siccome l’erede è ancora imberbe, eviti di rispondere come un camallo (che non è un nitrito del cavallo, né un nitrato, KNO3, bensì uno scaricatore di porto genovese…) … da cui i jeans.. “Maaaaamma? Perché i jeans si chiamano così?” Ah.. questa la so.

“Maaaaaaaaaaaaaammmmma quando è bruciata la sacra Sindone?” (orca l’oca, io non ricordo di averla messa in forno, aspetta che vedo i biscotti!…)
“Amore, è bruciata più di una volta, vediamo insieme…”
“Come un pollo allo spiedo”
“Diciamo che forse dare del pollo ad un santo lenzuolo… ”
Poi, d’improvviso l’illuminazione: “Alexaaaaaaaaaaaaaa”
“Alexa dimmi della Sindone”.
Alexa: “La sincope è una perdita improvvisa e temporanea di coscienza caratterizzata da insorgenza rapida, breve durata e recupero completo e spontaneo.”

Alexa, va’, lassa peerd

Alexa: Elemento non trovato.

Bisogna aggiornarla al lombardo stretto.

Datazione della Sacra Sindone, tutto da rifare: parola dell ...

“Mamma la Sindone è del papa?”
“Fammi chiamare Francesco, che lui è tanto disponibile, magari ci richiama e ce lo conferma…”

  • Gestire – as usual – spesa/approvvigionamenti per tutta la tribù (con un anticipo di 10 giorni, visti i tempi di prenotazione della spesa on line), poiché la “mamma oculata” sfrutta il servizio di prenotazione on line, con accordo su giorno e ora di ritiro della spesa al supermercato, cosa che richiede un paio di minuti netti, un’endovena in apnea…
    Questo però priva la mamma-media di quell’unica attività di relax che si concedeva… Una Spa?
    Pfff, banale. Si tratta di quell’ambìto sport semi-olimpionico denominato “soggiornare nel centro commerciale”, passeggiando e curiosando fra una vetrina ed un espositore… Quell’antico, meritato momento di relax (storicamente definito anche  “allontanamento volontario dai congiunti”) che ogni fanciulla svolge con coscienza, per diletto, ma soprattutto per trascorrere un po’ di tempo in pace e solitudine, un momento di grazia che si è autodistrutto dall’inizio della pandemia, alternato ad attacchi salutari di shopping compulsivo a caccia dell’offerta speciale. Patologie dimenticate, ormai.
    Supply-chain manager
fate i bravi e non fate la fila al supermercato! non ha senso ...
  • PS: prenotare la spesa on line, (per sette, al momento attuale), significa confidare in un miracoloso intervento pseudo-divino, poiché accedere ad uno slot disponibile nei giorni/ore/punti di ritiro ha più a che fare con attività miracolistiche meglio note come… “fondoschiena”!
    “Naturalmente” la prenotazione online è fattibile sul sito del supermercato in un orario degno di Dracula insonne, se va bene dalla 1 alle tre di notte, altrimenti “Spiacenti ma le date /ore libere si sono al momento esaurite”
    Anche le mamme sono esaurite, sappiatelo!!
    A quell’ora, non si risponde di reazioni efferate…
  • Reinventarsi barbiera/parrucchiera…
    Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Mamme intervenite!
    Mattarella, come on!
    Un “trattamento in emergenza” non si nega a nessuno!
  • Dedicarsi agli “affetti stabili” se e solo se non sono portatori sani di “effetti olfattivi instabili” (non lavate solo le mani, ragazzi, c’è qualcosa oltre… doccia doccia.. vi prego, qui non piove da due mesi…)- Contrariamente a tanti racconti epici di cui sento parlare fra le altre mamme di adolesce(me)nti, i miei due annoverano tra le paranoie la doccia pluriquotidiana, (con equivalente dispendio di acqua tale da svuotare la sorgente qui vicina), mentre la piccola, invece, si inventa bagni nella vasca decorati da chilometri cubi di schiuma degni dell’Aquafan di Riccione. Meglio così, in fondo.
    Mamma-chioccia
  • Mary Poppins dove sei?
    Tenere in ordine la casa. Capitolo drammatico. Leggo di gente che da due mesi è a casa e “non sa più cosa fare, cosa mettere in ordine!”
    Vi prego, venite a casa mia!
    Da sempre sostengo che cercare di tener in ordine una casa ove ci sono bambini equivale a spalare il vialetto mentre non ha ancora finito di nevicare.
    Da sempre (ecco il Tafazzi che c’è in me) sprono la creatività, i lavoretti e affini,… ma qui ogni giorno che passa, si vive sempre più in una sorta di museo. Picasso, Dalì e Cattelan (no, non ci sono banane appwse al muro con lo scotch, ne vanno troppo golosi!)… Senza avere il supporto dei guardiani del museo. Ben venga il collage di fogli, carta colorata, stoffe… ma i ritagli sul pavimento talvolta arrivano alla caviglia!
Piccole pesti crescono: i disastri dei bambini nelle foto più ...
  • Ben vengano i tutorial con gli esperimenti …oggi ho trovato un liquido viola in cucina, in un bicchiere: per fortuna l’olfatto mi assiste (violetta! Buoona! ) mi ha frenata dall’assaggio… ma è una sorpresa quotidiana… e un costante rischio per la sopravvivenza…
    Ovunque, in questa casa-museo si trovano reperti di sostanze più o meno fluide (“Mamma hai visto che bello lo slime coi brillantini?” “Certamente, tesoro… credevo fosse la crema anticellulite…me la sono spalm… No, no amore, non te l’ho usata, tranquilla…”)
    Ah! Bei tempi quando si faceva solo la pasta di sale!! “Ho creato un nuovo mix di saponi e bagnoschiuma…lo proviamo?” “Esplode?”
    “Sì, è una bomba”!
Piccole pesti crescono: i disastri dei bambini nelle foto più ...
  • E in quel mentre, mentalmente maledico tutti i tutorialisti del mondo (non è vero, li seguo e li stimo…ma qui siamo giunti agli effetti collaterali…)
  • Colf/Tuttofare: Lavare, pulire, stirare, alla voce “Vestiti”, più che un dubbio, nutro una certezza: in casa si nascondono almeno un paio di clandestini, lo sostengo da sempre;
  • Attualmente, qui coabitiamo ufficialmente in sei e mezzo (con l’aggiunta, da ieri, del microgatto new entry, attualmente delle dimensioni di un topo), ma una media di due lavatrici al giorno, mi sembra davvero degna di una colonia marina nel dopoguerra! Va bene che nel manipolare mix e sostanze (acquarelli, tempere, ricette di cucina) ci si sporca, però… però…
    Neanche quando in “condizioni normali” si viveva con una media di due allenamenti e una partita di calcio a settimana, più una piscina (x3) c’era così tanta roba nel cesto dei panni sporchi…! Devo verificare se il cesto stesso autogenera panni lerci (e nel contempo si autonutre di una calza per volta, così da renderle perennemente spaiate)

Ecco il colpevole è il cesto. Lo ipotizzavo.
Elementare, Watson.

▷ I Migliori Cesti Per La Biancheria. Classifica E Recensioni Di ...

Quark management.
Sorprese. Mi aspetto presto un telefonata da Piero Angela che mi chieda di poter venire al nostro domicilio per studiare nuove specie animali o vegetali. Ben lieta di contribuire alla causa scientifica. Dal bagno in poi.
Dopo gli studi, cari Piero & Angela, sanificate, vero? Grazie, siccome siete in due, voialtri?
Ok – il neurone si è fuso.
Fisso? O scisso.
Sicuramente il neurone si è perso nel tunnel di neutrini fra il Gran Sasso e il Cern di Ginevra (di gelminiana memoria?)

  • Nota di folklore: da anni, ho fregato il suddetto cesto, incriminato quale mangia-calze recidivo, comprando solo e soltanto fantasmini neri per tutti. Uguali. Così anche se si spaiano, prima o poi trovano un altro compagno. Un po’ promiscuo, lo so, ma è la società che determina questa decadenza di valori. (In realtà, confesso, lo stock si compone ancora di calze blu e bianche e multicolori per me e la princess: per i calzini orfani, una volta ogni quarter, qui organizziamo la giornata del ricongiungimento… Commovente quando due calzini si ritrovano!)
  • Donna-manager multitasking,…
    uahuahuaaha!
    Lavoro: inutile dettagliare che in mezzo a tutto ciò, ci sono (almeno, sono molte di più) 8 ore di lavoro*, di cervello pseudo-attivo e funzionante (o quello che ne resta), in un periodo di picco (e di cambio ruolo, peraltro… quindi più impegnativo del solito) in cui una dovrebbe mantenere lucidità, nervi saldi e “proattvità” in mezzo alle urla di “Mammaaaaaaa non mi va la connessione!” o “Dove sono i miei pantaloniiiiiiii”?
    “Stefffyyyy..can you hear us?” (stesso leit motiv, ecco)
    Facilissimo, no? Agli occhi dei più: “Ah sì tu sei fortunata con lo smartwork…” (questo non è più smartworking ma homework, sostanzialmente diversi!)
  • (Seriamente) confesso, mi sento fortunata, rispetto a chi il lavoro non sa se ce lo avrà ancora… a chi da questa crisi uscirà economicamente in frantumi, ma la sanità mentale, è un’altra cosa, Davvero.
  • “Mamma…. la connessiooooone”!
supermamme
  • Gestire la propria “reputazione online”…! Ahha
    Ebbè, anche questo è un task. Siccome non ci resta altro, e la reputazione-live chissà quando tornerà, concentriamoci sull’effimero mondo della tela Zuckerberghiana.
  • Masterchef:
    Cibo: niente mensa, e questi hanno fame. Fame alla mattina (maaaaaaammmma sono finiti i miei yoghurt con gli smartiesss….) a mezzogiorno, pure al pomeriggio…e vuoi mica saltare lo spuntino di mezzanotte?
    Ma…ma …hanno riaperto tutti i posti da asporto… potrebbero mica gestire anche l’asporto dalla mensa della scuola?? … così tanto per suggerire.
    Visto che ho praticamente tutti i giorni phone-conferences (di quelle “pese”) all’ora di pranzo… quelle a cui devo davvero prestare attenzione… A quell’ora l’anarchia regna sovrana. Hell’s kitchen ci fa un baffo… Col contropelo!
    Fosse per me, un panino e via (“Bimbi,… oggi pic-nic che bello?!”)
    Ma il nonno ha i suoi ritrmi e i suoi tempi … e allora, vada per un pranzetto inventato..
    Ma qui, per forza, si fa davvero un po’ ciascuno!
    La “gestione pasti ” (almeno a pranzo) si basa sul “settimo-arrangiarsi” che sta determinando una imprevista rotazione tra i pargoli di “chi fa da mangiare oggi?” che si avvale del fatto che in tre, alla peggio, tocca preparare un paio di volte la settimana. E magari ci sono squisiti avanzi di cena da condividere.
  • Altrimenti “Mamma, non passare dalla cucina, faccio uova!” (io sono intollerante all’uovo, anche l’odore mi “stende”)…
    Poi, se ti va bene, quando è il tuo turno, la mamma quel giorno non ha phone conference durante la pausa pranzo…! E si mette ai fornelli!
    Bravi, a regola.
    Sono sopravvissuti tutti, agli esperimenti culinari (miei e loro!)…
    E mentre i colleghi hanno in sottofondo musica orientaleggiante o uccellini della prateria, io, se non mettessi il “muto”, farei concorrenza al Carnevale di Rio. Pappagalli e ballerine comprese.
    Pentole e frullatore, piatti e stoviglie, gatto che miagola e bimbi chiacchiereggianti.
    Naturalmente con le percussioni e samba, al suon di “Maaaaamma”! …Pooooortobello!
  • “Luisa comincia presto, finisce presto e di solito non pulisce il water” Ecco, io non sono Luisa, il water lo pulisco e non ho il suo Glad magic water (chi è della mia generazione si ricorda questa chicca pubblicitaria anni ’80 in cui questa Luisa, traduzione in italiano dal tedesco “Rottermeier” si presentava a casa della sciura e non puliva il water perché aveva la schiumattiva…)
    Qui se non si pulisse tutti i giorni, l’ambiente domestico somiglierebbe ad una bidonville dopo un uragano…
    Ci contatteranno quelli di “Case da incubo“!, lo sento.
    A nulla valgono le urla e le minacce… Niente, loro sono in vantaggio: in tre, hanno sei mani per generare casino….
    Beata la sciura e la Luisa. Qui ci vorrebbe “Gled magic Mary Poppins“, e un team a tempo pieno per gestire, sistemare, pulire e fare le solite quotidiane magie.
  • Gli affetti stabili…in tempi instabili.
    Manifestiamo a tutti di volerci bene..
    ”Volemose bene”, ma a distanza.
    Sennò manifesto a tutti la mia instabilità conclamata.
    E comunque, anch’essi (gli affetti stabili) sono come l’orto… vanno coltivati. (Ma questo appartiene al capitolo: momenti ameni).
    Mamma-Lineaverde
  • Babysitting: “Mamma coccole! Vuoi farmi le coccole?”
    Sììì amore..
Coccole ai figli: perché ci piacciono così tanto? | Mamme.it
  • Pensiero: “dopo 25 ore di lavori, di rincorse, di non esser mai in tempo, mai abbastanza, non vedevo l’ora di schiantare sul letto, sai?… Fare coccole, prendere pedate e sbaciucchi…immagina!”
    Pensiero: “Sto sfranta e catatonica!
    (Non è vero, questo il momento che preferisco, chiacchiere e coccole, anche se sfranta e disintegrata e se mi cala la palpebra!)
    Mamma-coccole
  • Informarsi e procacciarsi gli adeguati DPI: che vuoi che sia? Bene che vada, ti capita di trovare una mascherina (non a norma, naturalmente) a meno di 25 euro. Quelle chirurgiche, calmierate? A
    61 centesimi?… ah sì…
    Ma……………utopia………. dove sono???
    Mago Silvan, ho bisogno di te.
  • Fare mente locale sulle incombenze, scadenze, …: la mamma-organizzata aveva già da prima del lockdown domiciliato bollette e bollettini in banca, così da non scordarsele e ritrovarsi al freddo e o al buio. Ma… ma sicuramente è scappato qualcosa, c’è il modulo nuovo, naturalmente da compilare con l’autocertificazione da una parte e il codice civile dall’altra.
    Segretaria. (Top management assistant, per la precisione)
  • Ah le giornate sono di 24 ore?…
    Impossibile qui minimo, di 48.
    Voglio un’eterna ora del te del Bianconiglio col Cappellaio Matto. A meno di non accorgersi che il Cappellaio Matto sono io…
Bianconiglio | Disney Wiki | Fandom

Questa la “normale” (ahahah) quotidianità.
Il tutto si tramuta in catastrofe in caso di eventi eccezionali; sono stata qualche giorno KO, e qui si è rischiato di passare dal circo al tornado… il passo è breve: compiti volatilizzati nel dimenticatoio, (più o meno volontariamente?) lezioni rincorse all’ultimo che manco Husain Bolt scattava tanto velocemente, pezzi di formaggio in frigo che da dentro urlavano “Fateci uscire, pietà…!” Finché l’olezzo non è giunto ad un livello di fetore tale da richiamare l’adeguata attenzione sui suddetti (da parte dei vicini, poco prima dell’intervento dei NAS).
Ambiente? Sano e decoroso (!!): batuffoli di polvere che “è primavera, sono i soffioni” e ci avresti riempito un piumino (roba da chiedere alla Moncler se sono interessati), gestione random della spesa… strati di cioccolato tra un libro, un compasso e il ripiano del mobile.
Ci son voluti due giorni per risanificare il tutto…
Momenti di catastrofico management, allarme rientrato, nessun problema, come certificato dall’impresa di derattizzazione giunta in loco (scherzo, se la sono cavata egregiamente, il marito aiuta sempre tantissimo, sta sulla strada della santità… malgrado l’emergenza! Ma ci sta un po’ di colore nel racconto!)

Mamme acrobate tra lavoro e famiglia | Mamma Naturale

Intanto, mentre so che dovrei stirare, – ma stasera guardo i panni implorando clemenza, (“ci vediamo domani,… pietà!”)- mi rimbomba una domanda nelle orecchie:…

“I cretini, maestra?”
“No, ho detto i cretesi?…
…”Ragazzi, mi sentite???????”

Pubblicato da stefypedra73

Effervescente, eclettica, multitasking.. un concentrato di energia e di gioia, sorrisi come arma ... imprevedibile e curiosa. Amo leggere, viaggiare, cantare, suonare, il teatro, l'arte e ... sono mamma, e lavoro come IngegnerA (e Giornalista)

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