Sottotitolo: il DPCM sui congiunti ignora l’amicizia.
Siamo un popolo carente di congiunti (e lo sappiamo da domenica) e di congiunti(vi), ma quello lo sappiamo da più tempo. Ora siamo tutti alla ricerca di congiunti disgiunti (nel senso di staccati, lontani) con cui ricongiungerci.
“Vuoi diventare un mio congiunto?” Soppianterà tutte le più o meno fatate e romantiche proposte di fidanzamento, inciucio, amore… Non più “Ci mettiamo insieme?” o il più antico “Vuoi diventare la mia fidanzata? (o morosa?)”
Leggo, altresì, che “In seguito alle critiche, in una nota del 27 aprile Palazzo Chigi ha chiarito che i congiunti sono “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili”. Sic(!)”

Tradotto; se qualcuno ci chiede “Ma io e te siamo un affetto stabile?”, – sta probabilmente pensando di esserlo o sperando di diventarlo. Forse… Oppure uno dei due abita in un magnifico posto di vacanza e ne vuole approfittare…ma questo è un altro discorso. (e il mare dell’opportunismo è abbastanza vasto).
Più brutale (non solo oggi): “Vuoi congiungerti con me?” che mette il soggetto a rischio di sberla-sprint.

Le battute in rete si sprecano!
Allora, tutti alla ricerca di congiunti o presunti tali. O di coloro che abbiano voglia di diventarlo!
Dati alla mano, ci siamo dimostrati anche un popolo di ascoltatori attenti: a partire dalla conferenza stampa di domenica sera, e conseguente DPCM (acronimo ormai arcinoto che fino ad un mese fa sarebbe stato incomprensibile ai più…) il termine più cercato in Italia, che ha fatto impazzire linguisti, genitori, figli, laureati, e non…è stato proprio “congiunti”, tanto fraintendibile quanto difficile. Tanto che è stata necessaria la nota di palazzo Chigi per chiarirlo!

Perchè ci sono Congiunti che nel frattempo erano disgiunti…
Scopiazzo dalla Treccani:
congiunto agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di congiungere; lat. coniunctus, part. pass. di coniungĕre]. – 1. agg. a. Unito: forze c.; stare con le mani congiunte. b. Nel linguaggio di banca, conto c., […] d. In musica, movimento melodico per gradi congiunti, [..]e. Affidamento c., nel divorzio e nella separazione fra coniugi, affidamento dei figli ad entrambi i genitori. 2. s. m. Parente: un mio c., una mia congiunta; avere, non avere congiunti; siamo stretti c., strettissimi c.; letter. come agg.: Le virtù patrie e la pietà congiunta (Foscolo), verso i congiunti.
disgiunto agg. [part. pass. di disgiungere]. – Separato, staccato: la forza, d. dal diritto, può degenerare in violenza; soffre molto a vivere d. dai suoi; Nostre misere menti e nostre salme Son d. in eterno (Leopardi); letter., lontano, discosto: Non essend’ei dal ponte assai disgiunto (L. Alamanni). in matematica, insiemi d., quando non hanno alcun elemento in comune; in musica, tetracordi d., quelli che non sono uniti tra loro da una nota in comune (per es., mi–re–do–si; la–sol–fa–mi).
Anche la matematica viene in soccorso…

I disgiunti sono “quelli non congiunti”… quelli che non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro:

In matematica i congiunti non ci sono, (figura 1), se hanno “qualcosa in comune” si dice intersezione. Ma esistono i disgiunti (figura 2), quelli a cui … “non gliene frega niente l’uno dell’altro”
E allora, forse, sarebbe stato meglio scrivere “potete vedere tutti quelli non-disgiunti” cioè quelli coi quali, nell’intersezione dei vostri cuori c’è qualcosa (di importante) di condiviso, quelli con cui condividete qualsiasi forma di affetto. Senza andare a discernere quale sia l’intensità dell’intersezione. E il poter rivedere quelli con cui condividiamo un’intersezione… eviterebbe discriminazioni!
E questo contemplerebbe anche l’amicizia, perché, a ben guardare, è l’affetto che maggiormente esce penalizzato dalle decisioni governative. Non è certificabile (non c’è un equivalente al certificato di matrimonio o alla certificazione di convivenza…) per l’amicizia.
Sono amico di X dal giorno Y…
Eppure, gli voglio bene. Forse più bene dell’anziano cugino di sesto grado che non vedo quasi mai o del prozio paranoico…
Qui si entra nell’intricato ambito degli Affetti personali.
Non ho dubbi nell’identificare gli Effetti personali -che infilavo gioiosa nel trolley prima di ogni viaggio…-Uh, quanto mi manca viaggiare!!!!- Ma…mi sono chiesta, chi sono i miei affetti personali…? Quelli con cui condivido una forte intersezione???
Quanti congiunti (da cui siamo stati forzatamente separati, alias disgiunti) ho davvero voglia di rivedere?…Modulo o non modulo… (ops, autocertificazione #4) direi che non ci siamo!

Non appena si “smollano” le maglie il 4 maggio – sempre con tutte le immani cautele che condizioneranno la nostra vita nei prossimi mesi – spero non anni? Mi son chiesta (e credo di non essere l’unica): chi vorrei davvero rivedere?
Quelli che occupano un posto importante nel mio cuore e che non sono necessariamente solo quelli con cui condivido un legame di sangue!…
Non necessariamente parenti e affini.
Premesso: sono fortunata. Fra gli affetti personali annovero i legami di sangue. Ma non solo.
Vorrei rivedere i congiunti e affini… quelli incisi in un frammento di cuore: mio fratello e la sua famiglia, il mio nipotino… chissà come è cresciuto (!) suoceri e cognati e i nipoti più grandi, pure gli zii e i cugini, perché a loro sono legata da un legame che non è solo congiuntivo. (Ok, penserò anche al congiuntivo, malanno diffuso negli italici scritti)
Ma i “non-congiunti” legalmente non riconosciuti (alias i disgiunti) sono gli amici, fuori dal DPCM…: ne ho tanti, e li rivedrei volentieri, anche se si potesse fare soltanto seduti (ad un metro) all’aperto a bere un caffè… E questi…dove sono? Ignorati, beatamente! Uff..!

Potremmo auto-dichiarare: sto andando (senza abbracciarli, con la mascherina e tutte le precauzioni d’uopo!) dai miei affetti più cari: gli amici, “congiunti del cuore” che ho scelto.
Per i single, soli, senza affetti stabili, o con una storia appena finita alle spalle, senza parenti stretti (o con parenti disgiunti nel cuore…) il DPCM non cambia molto nella quotidianità.
Forse, bisognerebbe ricordare a chi ci governa, che un frammento di cuore è occupato anche dagli amici che pur non essendo certificati su nessun modulo, ricoprono un ruolo prezioso ed importante, in tutte le nostre vite. E lo certifico e lo sottoscrivo.
La video-call con gli amici? Per un po’ ci si accontenta, ma alla lunga (cioè dopo 50 giorni… mi sembra abbastanza lunga), non ci basta: siamo animali sociali.
Da soli, isolati, per troppo tempo, non possiamo stare, è contro natura. E allora, tutti alla ricerca di congiunti.
Perché i congiuntivi -purtroppo- ce li siamo persi da un pezzo.

E per continuare a sorridere…
Riporto un pezzo (troppo bello, me lo immagino già interpretato in uno sketch teatrale) che mi è stato girato stasera… :
Siccome ridere migliora il sistema immunitario:…
AL POSTO DI BLOCCO, il 4 maggio
di Gabriele Policardo
Agente: Buongiorno, dov’è diretto?
Guidatore: Salve, sto andando da una mia congiunta
Agente: Che tipo di “congiunta”?
Guidatore: dalla mia ragazza
Agente: ce l’ha l’autocertificazione stampata?
Guidatore: No…
Agente: Gliela do io, ecco, scriva… ma siete fidanzati?
Guidatore: beh sì… penso di sì
Agente: Come pensa? È la fidanzata o no?
Guidatore: Sì, lo è
Agente: La chiami, se no devo farle la multa
Guidatore: Ma perché?
Agente: perché interpretando l’ultimo DPCM deve essere una relazione stabile
Guidatore: ma… nessuna relazione è stabile…
Agente: Ha ragione, poi lo scriviamo nell’autocertificazione, chiami la ragazza intanto
Guidatore: la sto chiamando…. Squilla….
Ragazza (al telefono): Dove sei?
Guidatore: Sto in macchina, mi ha fermato la pattuglia
Ragazza: e che vogliono?
Guidatore: Dice che dobbiamo dimostrare che è una relazione stabile
Ragazza: ah annamo bene… ma è un uomo o una donna?
Guidatore: è un uomo
Ragazza: meglio, le donne sono delle iene, tranne quelle che cucinano
Agente: dovrei parlare con la ragazza per il verbale
Guidatore: aspetta che ti passo l’agente
Ragazza: che mi passi?
Guidatore: Pronto signorina? Sono l’agente Zappalà, mi diceva il suo congiunto che siete fidanzati
Ragazza: Sì siamo fidanzati, ma è uno scherzo?
Agente: Mi dica signorina, lei lo ama?
Ragazza: ma che domanda è? Chi è lei?
Agente: sono l’agente Zappalà devo metterlo a verbale, lei lo ama?
Ragazza: A volte
Agente: eh no, se non è una cosa duratura e costante si configura la violazione…
Ragazza: sì va bene lo amo tutto il tempo, anche quando è un troglodita e un co**ione
Guidatore: ma che dici?
Agente: bene signorina, glielo ripasso
Ragazza: ah grazie
Guidatore: ma come un co**ione?
Ragazza: vabbè dai riempi sto foglio e sbrigati!
Agente: allora scriva da dove veniva e dove è diretto… mi recavo dalla mia residenza in via… dalla mia congiunta… nome e cognome… abbiamo una relazione stabile… ma senta… lei la ama alla ragazza?
Guidatore: Io? Sì certo…
Agente (al telefono): aspetti che facciamo una verifica…
Guidatore: chi sta chiamando?
Agente: la psicologa
Guidatore: che psicologa?
Agente: quella della task force stabilita dal DPCM per verificare che la relazione tra congiunti rispetti il decreto
Guidatore: ah.. che bellezza
Agente: pronto, dottoressa? Le passo l’imputato
Guidatore: imputato? Ma di che?
[dopo 25 minuti di colloquio tra il guidatore e la psicologa]
Agente: allora dottoressa? È una relazione stabile?
Psicologa: no, è un narcisista
Guidatore: ma come? Ma che è ‘sta storia?
Agente: mi dispiace, devo farle la multa
Guidatore: ma io glielo giuro, siamo fidanzati da tre anni
Agente: senta ma… in confidenza… ci sta andando per trombare?
Guidatore: ma che domanda è?
Agente: lo dobbiamo scrivere nell’autocertificazione
Guidatore: non lo so, dipende da che umore ha
Agente: allora scriva… “umore variabile”
Guidatore: umore variabile… ma la storia del narcisista?
Agente: quella non la scriva, chiudo un occhio
Guidatore: meno male
Agente: metta data… firma… senta ma…
Guidatore: mi dica
Agente: ha un bel culo?
FINE

Mia nipote si chiama Gioia: un “Nomen omen”!
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Bellissimo post ❤ ❤
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