Ma che belli i sogni nel cassetto!
Chi di noi non ha un cassetto più o meno colmo di sogni, di desideri, di progetti da realizzare? Il mio deborda, e tende a riempirsi sempre più…!
Apriamolo, di tanto in tanto, quel cassetto!

Alcuni sogni, si sa, sono desideri quasi praticamente irrealizzabili*: non lo ammetteremmo a noi stessi neanche sotto la peggior tortura cinese, ma, pur sapendo che non li centreremo mai al 100%, i sogni “in grande” sono comunque le mete ambiziosissime che ci permettono di smuoverci dall’immobilità, tipici della gioventù e che ci spronano a fare il primo passo…
Non trascuriamo l’adolescente che vive ancora dentro di noi (mica solo il fanciullino!)
E serve sognare, mamma mia quanto serve!!
E desiderare, con tutte le forze e la mente, aiuta ad ottenere, passo dopo passo, ciò che si desidera.

L’importante è esser consapevoli e riconoscere (onestamente a se stessi) che quei sogni non si realizzeranno mai appieno. Magari sapremo stupirci e troveremo una soddisfazione ancor maggiore nell’ottenere qualcosa di diverso o affine… o nel “realizzare un pezzettino del sogno”…
Esempio banale? Magari non riuscirò a fare tutto il cammino di Santiago, ma è molto plausibile pensare sperare e … programmare, un cammino fatto a rate, coprendone alcuni tratti, poco alla volta.
Altri, invece sono “piccoli-grandi sogni”, quelli “coi piedi per terra”, i sogni-concreti, più alla portata di ognuno, che invece potrebbero davvero diventare degli obiettivi realizzabili da segnare sul calendario: desideri che, vista la situazione contingente, potrebbero diventare una sorta di premio per noi stessi, quando torneremo ad una sorta di agognata normalità.

In questa quarantena –che sembra dover diventare una cinquantena, una settantena o… chissà? (l’importante è uscirne tutti e in buone condizioni!)-, credo che sognare, desiderare o pianificare qualcosa, possa essere uno stratagemma utile per non lasciarsi assuefare dalle tristi notizie di bollettini quotidiani (che, deo gratias, da oggi, diventano bisettimanali) e guardare avanti.
Se i primi (i sogni “in grande”), sono le vette himalayane della scalata della nostra vita, i secondi, invece, possono diventare “la via dei Monti Lariani” – cioè il realizzabilissimo e meraviglioso percorso sulle montagne che scorrono lungo la costa occidentale del lago di Como, dove vivo.
Fattibile, appunto.
Nel famigerato cassetto, ci sono anche i sogni “variabili”… mutevoli come il tempo meteorologico, che cambiano con le stagioni, e che si ridisegnano col passare degli anni, in termini di priorità e fattibilità.
Ad esempio, mi piacerebbe diventare la bacchetta magica per realizzare i sogni dei miei figli – ma so che non sarebbe giusto! –
Quando mia figlia sorridendo mi chiede: “Mamma fai un’altra sorellina?”, – al di là del fatto, che la suddetta, se fosse, avrebbe il 50% di essere un fratellino, o peggio, due…. visti i precedenti!! – siccome sono ormai prossima alla scadenza anagrafica in ambito maternità – un po’ come lo yoghurt, mi sento il bifidus già in circolazione 🙂 – , sorrido.
Penso, tra me e me, che ho sempre considerato i figli un dono, anche quando i due in piena adolesce(me)nza quarantenata mi fanno impazzire, e poi quando, dopo qualche anno è arrivata lei! Ma, se da una parte, un altro figlio/a sarebbe bellissimo, dall’altra non sarebbe “giusto”… “Zuca e melun, la sua stagiun”!** dicevano i nostri vecchi…
Ma se i sogni aiutano a vivere… (come da marzulliana citazione) apriamo… la cassettiera!

Ecco i sogni-Everest, realizzabili o meno:
- Una casetta in riva al mare ove trascorrere la pensione
- Tempo… (per leggere, scrivere,… imparare)
- Cantare in un coro gospel
- Il Cammino di Santiago
- Recitare in un teatro famoso…o in un film!
- Imparare bene il tedesco 😊
- Tornare al peso dei 18 anni, facciamo dei 28…
- Partecipare al festival di Sanremo
- USA Coast to Coast
- Visitare le missioni in Africa o le suore di Madre Teresa a Calcutta
- Visitare l’Australia
- Imparare a suonare il sax
- (Viaggiare, viaggiare, viaggiare…!) Canada, Argentina, Hawaii…
- Vedere crescere bravi e felici i miei figli
- Fare il giro d’Italia in barca a vela
- Essere felice
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Mentre i sogni un po’ più terra-terra:
- Finire il nuovo copione (! Fattibile)
- Ricominciare a fare volontariato (fattibile, post quarantena)
- Andare a Medjugorjie
- Percorrere la via Francigena
- Il corso di teatro (ripartirà a settembre, speriamo!!)
- Essere felice (ambizioso, c’è anche tra gli himalayani?)
- Visitare (bene) Puglia, Cilento e Sicilia… Creta, l’Irlanda (!!), tornare in Portogallo, visitare il sud della Spagna, portare mia figlia a Parigi, visitare Istambul, Marrakesh, la Terra santa.
- Un lancio col parapendio? Il volo dell’angelo in Valtellina?
- Il trenino rosso del Bernina
- Riuscire a sistemare tutte le foto!
- Pubblicare un po’ di cose (libri, racconti, poesie…)
- (Viaggiare, viaggiare, viaggiare…!)
- Scrivere una canzone … che diventi famosa
- Diventare artista di strada per un giorno
- Andare a fare il dottor sorriso… 😊
- Inventare qualcosa per costruire un pezzo di mondo migliore (anche una cosa piccola…il GRS può essere annoverato fra queste?)

Oggi un’amica ha messo un post di quelli che qualcuno definirebbe “pesi”, una domanda “sfidante” e profonda – come quelle che piacciono a me.
“Come valutate la vostra vita fino a questo punto?”
Piatto ricco, mi ci ficco!… Senza stare a metter troppo in piazza gli affari miei,.. beh, sinceramente posso riassumere la mia vita con “grata” e “serena” (anche se c’è ancora tanto da seminare!)
Bella , interessante, a tratti faticosa (e dolorosa, come x tutti)… Ma, in fondo, in mezzo ai mille sbagli, rifarei quasi tutto (“Quasi”‼️) 😁
Nella reclusione di questi mesi, sto riassaporando le piccole (grandi) cose, più lentamente, i miei figli soprattutto… Non sarà facile riprendere i ritmi di prima 😳… Ma non vedo l’ora di poter ricominciare a viaggiare❗…
Se ci penso davvero (come ricordo – mediamente con un tono di voce un po’ alterato – ai miei figli – ) dobbiamo essere grati per essere nati in questa latitudine e longitudine del mondo, non sotto le bombe, o nella povertà più inqualificabile nel XXI secolo, e agire di conseguenza.
Perlomeno era una frase credibile a.C.. certo, adesso.. sarebbe meglio essere boh, in Groenlandia?
In fondo, ripensando ai miei giorni, a quanti passi fatti fin qui… il piatto della bilancia pende sul lato delle cose belle: ho sofferto, sì, come tanti, ho faticato, davvero, ho vissuto momenti di sconforto… Ma ho ricevuto “tanto” e cercato di dare altrettanto… (e, a Dio piacendo, non finisce qui!) Alcuni sogni li ho realizzati, altri si sono palesati, davanti ai miei occhi… altri sono successi e… li ho colti al volo, trasformandoli nel “mio sogno”…!
Non è la panacea per tutti i mali, non credo sia una ricetta valida per tutti.. a me è andata così…
Quando la vita remava contro, mi sono lasciata trascinare dalla corrente, per un po’: il tempo necessario per rimettere in fila i pensieri e ricominciare a remare controcorrente, con tutte le forze per raggiungere le rive che mi ero prefissata. Ho smussato (con gli anni e le rughe) un “bel caratterone”… tosto 😊
Ma ho anche lavorato tanto per ottenere alcuni successi… e certe sconfitte sono state davvero la miglior lezione per imparare qualcosa, per non ripetere gli errori, per ricominciare daccapo o rivedere gli obiettivi, magari da un altro punto di vista.

Mica sempre facile… ma è sicuramente grazie alle sconfitte, alle fatiche e alle difficoltà che si cresce e si diventa “grandi” davvero. Il segreto è non dimenticarsi mai di quanto, in fondo, siamo piccoli. Comunque!
Oggi in questo venerdì 17 di pandemia, (tosse mia e preoccupazioni varie), stanchezza, alienazione, con settimane di quarantena alle spalle e un incerto futuro, ieri una scossa di terremoto, un vulcano che si risveglia dopo 140 anni, un’invasione di locuste in Africa e Bugo che non si trova….
ho pure ricevuto una bella notizia in campo lavorativo: difficile gioirne appieno in questo momento storico, che siamo chiamati a vivere, ma,… come ho trovato scritto:

Non smettiamo di sognare, allora, per guardare avanti, per avere una prospettiva, perché ci sarà una vita d.C (come ci ricorderemo di quella a.C. = Avanti Covid) tutta ancora da scrivere, costruire… vivere!
Perché in fondo, come cantava Cenerentola,
“I sogni son desideri
Di felicità
Nel sogno non hai pensieri
Esprimi con sincerità
Si vede chissà se un giorno
La sorte non ti arriderà
Tu sogna e spera fermamente
Dimentica il presente
E il sogno realtà diverrà”.
* quasi e praticamente “scritti apposta”, come rafforzativo!
** zucca e melone, ogni cosa va fatta alla sua stagione – nel giusto tempo…