Ci sono persone che riescono ad illuminare una giornata anche solo con un sorriso o una buona parola.. si dice che abbiano il “sole dentro”*
Io ci provo, nel mio piccolo,.. ma mica sempre ci riesco!
Così, riflettevo, che nella grande varietà delle persone che si incontrano, ci sono davvero tante varietà di tipi-“clima” (caratteri variabili, come il tempo meteorologico, alcuni più votati al tempo instabile, direi…)
“Ci sono persone pioggia, sempre pronte a piangersi addosso.
Persone tuono, brontolone e mai contente per nulla.
E poi ci sono le persone girasole: luminose dentro e fuori,
sia con il sole, sia senza sole.
Perché lo hanno dentro il sole.” (Cit. dal web)

Spero di non essere pioggia (anche se chi mi conosce bene bene, sa che dentro c’è qualche crepa qua e là, come per ogni essere umano), ma so che ci sono giorni in cui esplodo (con tanto di tuoni, fulmini e saette…!)
In fondo, però, detto con il “meteo”, la tendenza al tempo bello/sereno è quella che preferisco: ci provo, perlomeno, a fare il raggio di sole (o il girasole), perché mi piace, perché so, per esperienza, che fa parte di quella gioia del donare che è impareggiabile, quella che regala un senso profondo e vero ai nostri giorni quaggiù.
Non sempre è facile, trovare un raggio di sole e portarlo agli altri, specie nei momenti “di nebbia”, quando tutto sembra colorato di grigio plumbeo, o, come in questo periodo, quando tutto parla di tristezza e di morte.
Fra i vari amici-meteo, se ci penso, ne ho alcuni pioggerellina, altri tempesta, altri ancora vento…
Ho anche tanti amici-girasole, capaci di darmi i raggi quando le nubi sembrano oscurare il cielo. Ne ho quattro o cinque… pochi, ma si tratta di raggi caldi, “che abbronzano l’anima”.
Quando poi ci serve una ricarica all’energia del “sole-dentro”, per poi irradiare il mondo fuori, quando cerchiamo un’iniezione di gioia, ognuno di noi, compatibilmente con la propria indole, ha modo di trovare le pile o il caricatore giusto (prima che arrivassero quelli universali anche i cellulari ne avevano tantissimi e variegati)
Quindi, ognuno scelga il caricatore adatto… io ne conosco alcuni che funzionano:
- altri amici girasole
- la preghiera (la meditazione)
- tornare bambini (e giocare con loro!)
- una buona lettura (eviterei il mio amato Leopardi, nei momenti down!)
- tanta buona musica (su cui cantare a squarciagola, o in sottofondo, un buon Chopin…)
- scrivere 🙂
- pensare ad una cosa bella (ad un episodio, un ricordo che scalda il cuore)
- camminare nella natura, in riva al fiume, al lago, al mare…
- correre (in piano.. sorry, in salita la vivo come una tortura!)
- coccole… (dalla Spa alle capriole col gatto!)
- curare i fiori, un cucciolo, due tartarughe…
- il teatro!
- volontariato (è una potenza!)
- un po’ di sano shopping compulsivo
- fare ordine e pulizia (serve, serve!) – “decluttering”, per chi parla bene
- progettare
- viaggiare, (adoro!) scoprire il mondo (funziona anche pochi chilometri da casa, basta avere nuovi occhi, e un curioso sguardo alla scoperta dell’inevitabile bellezza…)
- gentilezza
- cucinare (io mi tuffo sui dolci, preparare altro non mi dà la stessa soddisfazione)
- andare a trovare qualcuno (brutto a dirsi, in questo momento ancor più difficile, ma un giro negli ospedali o negli ospizi aiuta a ridimensionare i nostri casini!)
- Un caffè (o un aperitivo!) in buona compagnia
Ne ho dimenticati parecchi, lo so…
Ma di sole, conosciuto, nel nostro sistema solare ce n’è uno ma se solo sconfiniamo nella nostra galassia quante stelle…e chissà quanti soli in tutto l’universo!
* (lo dicono anche di me, ma di tanto in tanto anche il mio sole si obnubila, un po’ – però, fra i complimenti, è quello che preferisco in assoluto)!
PS: Dentro al sole, c’è anche parecchio caos cosmico!… (avevo scritto “caso”, ma sono certa, “nulla succede per caso”. Ma questo è un altro lungo discorso… 🤗)
Ciao Stefy sono Sabrina.
Riflessione meravigliosa! Penso che tu copi un po’ il sole…RI-SPLENDI nel cuore di chi legge.
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