Rime sparse – Marzo 2020

25 Marzo 2020 – Oggi è il Dantedì, sarà questo che mi ha indotto a pensare in rima? Certo il Sommo Poeta ha tutt’altra stoffa, ma talvolta, mi lascio sfuggire qualche poesia… Oggi è andata così.

Sfogliava l’autunno le foglie,
remota sembrava la Cina
Wuhan, sì stupiti ci coglie
La tragedia è in un soffio, vicina.

Celata corona alla vista
D’un virus ignoto ed infame
Minaccia impetuosa e imprevista
Tessendo nei cieli, le trame.

Non fu intercettato quel viaggio
Esordio d’un gran brutto sogno
Non bastan dottori e coraggio
Esplode di botto a Codogno

Fu lieve la prima impressione
Scorrevano immagini e pena
Un caos nell’informazione…
Per tutti fu la quarantena.

Dapprima si disse #nonmollo
E furono in molti ai Navigli
poi i morti, paura, il tracollo
E Bergamo pianse i suoi figli.

Fuggiron di notte sui treni
Untori moderni incoscienti
Poi mille ospedali strapieni
È tardi per i penitenti…

La vita cambiò all’improvviso
Deserto per strada e nel cuore
mancanza nel corpo, sul viso
di un piccolo gesto d’amore.

Si trancia una generazione
memoria così cancellata
la noia, #stoacasa, tensione
Lombardi, è un’altra crociata.

Il mondo così si ribella
Malgrado fu la primavera
Nel cielo si spense ogni stella
La tenebra sempre più nera.

Ci si reinventò tante volte
Per non impazzire d’insieme
Le vite normali, stravolte
Però ci si volle più bene…

E il tempo sembrò dilatato
Le ore scandivano il giorno
L’immenso sembrava ovattato
Ma non si vedeva un ritorno.

Rinchiusi più tristi schiacciati,
Il morbo ci aveva distrutti,
più poveri, più affratellati
la vita mutata per tutti.

La prova più forti ci rende,
Resistere e ancor pazientare
Un giorno felice ci attende
Non smettere mai di pregare…

Verrà però un giorno di sole
Verrà come verde speranza
E noi intrecceremo le viole
Verrà per noi tutti una danza

Verrà e sarà un giorno beato
Verrà un dì e potremo apprezzare
Quel “tanto” che parve scontato
Finché non ci venne a mancare…

Sapremo poi farne tesoro
Di questo ch’è un insegnamento?
Chissà, lo diranno poi loro
Gli eredi, nel duemilaecento…

Rispetto per madre natura
Rispetto per la nostra terra
la peste fu nera e fu dura
ma infine fu vinta la guerra… (Stefania Pedrazzani)

E spero davvero che giunga presto, quel dì, …quando potremo dire

E quindi uscimmo a riveder le stelle (Dante)

Poesie in rima? (ho anche un sito!)… a proposito!

Pubblicato da stefypedra73

Effervescente, eclettica, multitasking.. un concentrato di energia e di gioia, sorrisi come arma ... imprevedibile e curiosa. Amo leggere, viaggiare, cantare, suonare, il teatro, l'arte e ... sono mamma, e lavoro come IngegnerA (e Giornalista)

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