Rinascita

Dad & me

19 Marzo 2020 Festa del Papà (San Giuseppe)
Oggi è d’obbligo ricordare l’uomo più importante della mia vita (condivide lo scettro con altri affetti, altrettanto importanti), ma il senior è lui: mio papà.
Roccia, faro, guida, esempio. Integerrimo e preciso, ancor oggi che va per i 78 (ebbene sì) e che da qualche mese vive con me. Quanta vita in quei capelli bianchi, quante storie, quanti ricordi. Tanti condivisi: sono una figlia fortunata, da quando sono nati i miei due boys (i miei due figli sedicenni) me lo sono “goduta” tutti gli anni anche in vacanza.
Coi suoi ritmi sempre più lenti – molto più dei miei che vivo una vita frenetica, quasi a voler rincorrere il tempo, che non basta mai – mi ha insegnato il potere della calma, almeno nei momenti liberi e di svago. Col suo sguardo severo, mi ha insegnato ad essere “una brava persona”, non tanto a parole, quanto coi fatti. Mi ha insegnato la precisione e l’attenzione: forse l’amore per la matematica, che è un fattor comune ha aiutato un po’.

Penso a papà e ai miei affetti. Riflettevo poche ore fa, in questi momenti terribili, ore inamidate di ovatta,… da questo punto di vista, sono stata fortunata!
Davvero: a partire dalla mia famiglia (e la festa del papà me lo ha ricordato);
senza scordare le tante cose belle che mi sono capitate; ci sono stati momenti brutti (ah, sì ci sono anche quelli) da cui ho cercato di trarre il meglio, (non sempre riuscendoci, mi sa), ma che di sicuro mi hanno cambiata e rafforzata.
Riflettevo guardando le foto sparse che ho in un folder sul PC (scaricate dal cellulare): fra quelle immagini ho ritrovato tantissimi momenti, ma soprattutto tanto amore, tanta amicizia, tante esperienze, tanti affetti. Qualche giorno ne posto qualcuna… Da quelle immagini traggo forza in questi giorni difficili, – per fortuna c’è il lavoro che tiene la testa impegnata per tante ore – .

Rivedo i mille posti che ho incrociato nei viaggi di lavoro, visi, volti e storie. Riguardo con infinita gioia le foto degli Special Olympics, un momento di volontariato che mi ha arricchita tantissimo, “dentro”: credo nella forza del volontariato, è la prova concreta che “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”.
Foto del “mio” gruppo di volontariato, il Gruppo recital Schignano, che tanti sorrisi ha regalato, (e ne regalerà!!) sorrisi benefici, diretti al pubblico, e, grazie alle offerte, sorrisi e sostegno ai più fragili.
Ma in primis sorrisi a noi. Volontari anomali, in tanti momenti sereni.

Rivedo le amicizie di sempre, e viaggi fatti insieme, quanta gioia, quanti luoghi da scoprire. Rivedo le vacanze di famiglia, un concentrato di spensieratezza che non vedo l’ora di rivivere, ma anche le candeline, ogni anno sempre più, sulle torte di compleanno, quelle degli affetti più cari.

Ma oltre alla festa del papà e alle foto speciali, oggi c’è una parola che risuona dentro: “Rinascita”
La vedo ancora lontana, la nostra rinascita: quest’anno un’inattesa primavera in anticipo (l’equinozio sarà stanotte, nelle prime ore di questo 20 marzo 2020, pure bisesto!) che ci fa già compagnia da diversi mesi – chi l’ha visto l’inverno? – ci ricorda che la natura va avanti. La natura non sa del dramma che stiamo vivendo.
E le primule si ostinano a fiorire,
l’azalea esplode in un’intensa fioritura,
le margherite, dolci, rallegrano il prato.
È la vita che va, che ci porta a vivere ancora, ad andare avanti.

E la rinascita è il titolo di una poesia (si dice scritta durante un evento pestilenziale dell’ ‘800 – ma devo verificare che non sia un fake!) che mi è piaciuta tantissimo.
In mezzo alla tragedia che respiriamo ogni giorno, un barlume di speranza.
Che ci sia un futuro, che una nuova vita, ci attenderà…

Questo il messaggio odierno, agli amici, spedito stasera.

Stasera abbiamo pregato. Un Rosario in diretta mondiale. Tutti insieme.
Nel giorno di San Giuseppe.
E poi mi sono imbattuta nel Salmo 121 che parla di rinascita, alzando gli occhi al Cielo. Più che attuale.

Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno
il custode d’Israele.

Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.

Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.

Pubblicato da stefypedra73

Effervescente, eclettica, multitasking.. un concentrato di energia e di gioia, sorrisi come arma ... imprevedibile e curiosa. Amo leggere, viaggiare, cantare, suonare, il teatro, l'arte e ... sono mamma, e lavoro come IngegnerA (e Giornalista)

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