20 Marzo 2020 – Terapia d’urto: guardare le proprie foto sorridenti, pregando che quei momenti tornino ancora.





Notti insonni, ritmi sballati, tensioni a fior di pelle.
Non sto seguendo le regole ed i suggerimenti degli psicologi per passare una serena quarantena, come quello riportato sotto: ci siamo esposti a troppi rischi nei giorni scorsi… (per causa di forza maggiore, peraltro!)
Fra i tanti, condivido l’articolo che segue, dà alcune indicazioni di buon senso. Sempre che “il buon senso” non sia già partito per “la tangente”:
Sto pregando, parecchio, ricordando quel Dio-Amore che ci ama più di prima (a modo suo, direi…) ma nel suo grande imperscrutabile Disegno c’era anche questo. Non lo capiamo, non lo comprenderemo mai. Dobbiamo farne tesoro.
Sto anche recuperando le foto vecchie – e ne ho migliaia da sistemare. Esteticamente, specie quando ero più giovane, non mi piacevo proprio; e allora? tutto questo florilegio di foto e di selfie, come si può giustificare, se non per l’incipiente declino senile?
Beh, invecchiando, forse ne ho guadagnato in saggezza, confermando quella che da giovane era più una teoria che altro: meglio essere “belli dentro”… Probabilmente sono pure diventata più accondiscendente con me stessa, ho imparato a valorizzarmi e a perdonarmi le imperfezioni (sarò mica sulla via della saggezza davvero?), arrivando pure ad amare le mie imperfezioni (chi non le ha?): le occhiaie, la cellulite, le rughe… Tutte meritate, garantisco: ma fanno parte di me, non potrei farne a meno.
PS: la lotta con la bilancia è sempre aperta, e finora, spesso, ha vinto lei. Ma… mai dire mai!!
Riguardandomi sorridere in mille modi, ebbene, la speranza di poter tornare presto così ha il sopravvento, su questi giorni intrisi di dolore e su queste notti colme di terrore…








Ed il Grazie va Lassù per le tante cose belle (ripeto, quelle brutte mica le scrivo, che si immortalano, e non va mica bene!)
Una canzone? Occhi di ragazza… un tuffo ai ricordi belli di gioventù…